"L'arte di educare vuole che chiunque la professa vi spenda tutto il suo tempo, vi adoperi ogni suo potere, vi faccia uno studio speciale; e alla squisitezza e sagacità dell'ingegno, alla bontà ed opportunità della dottrina, alla destrezza delle maniere aggiunga una pazienza ed una vigilanza indicibili" (Vincenzo Gioberti).
“ Educare, in fondo, non è così difficile. Una volta fornite informazioni di carattere generale sulle diverse fasi di sviluppo del bambino e sulle sue esigenze primarie, basterà la volontà di andargli incontro assicurandogli sempre la nostra presenza e il nostro sostegno". (dal libro “Le madri non sbagliano mai” del Professor Giovanni Bollea, psichiatra e medico, padre della moderna neuropsichiatria infantile).
“Educare deriva da educere, cioè guidare senza soffocare: affetto e rimprovero, insomma, hanno uguale importanza. Ricordiamo tuttavia che qualunque atteggiamento educativo adottato, la madre non deve mai dire al bambino che non gli vuole più bene; meglio la faccia arrabbiata (mai truce), o una buona sculacciata, anziché la minaccia di privarlo del proprio affetto, che potrebbe essere traumatica. l’ammonizione dovrà perciò essere breve e il genitore non dovrà tenere a lungo il broncio”. (dal libro “Le madri non sbagliano mai” del Professor Giovanni Bollea,
psichiatra e medico, padre della moderna neuropsichiatria infantile).
Concordo!
RispondiEliminaRaffaele